Chris Rain / Emmeotto Next, Roma

Una trama di stelle filanti abbraccia le opere di Chris Rain, che si dispongono su di essa come se fossero uscite da una scatola di Duchamp, avvolte dal senso di mistero racchiuso nei colori piatti stesi da Magritte, permeate dai ricordi dolorosi e impellenti di certi getti astratti.

«Il tempo e lo spazio perdono il loro significato, le leggi della natura perdono il loro significato, la morale perde il suo significato. Vorrei dare spazio alla libera interpretazione, guardare un’immagine dovrebbe essere come discutere con un daltonico su quale sia il colore di una mela sul tavolo. Il giusto e lo sbagliato sono solamente pure convinzioni dell’uomo». Sono le parole di Chris Rain, estensione di pellicole in bianco e nero, del ricordo della Reflex di famiglia, di rullini buttati nel cestino e poi recuperati. Christian Florian Michel.

Chris Rain, “Monstertape”. Fotografia elaborata al digitale.

Le opere esposte rappresentano le cellule viventi di un grande corpus, una vicina all’altra, stessa dimensione, stessa cornice, anima di un grande quadro. La suggestione è quella della serigrafia dei fotografi dei primi del Novecento. La base di partenza è sempre la pellicola in bianco e nero, che si traduce di volta in volta in una stampa di tipo classico con ingranditore, nello stravolgimento dei valori in fase di sviluppo, in solarizzazioni, in fissaggi particolari, in doppie esposizioni, in lavaggi contaminati, in collage, in disegni, in inchiostri e in pittura, insieme a esperimenti di chimica e di arte digitale. Il motivo conduttore dell’inquietudine è definito dalla sola forza della camera oscura, ma rimane impalpabile e ignoto. Le immagini visionarie definiscono una passerella invisibile che separa gli abissi dell’incubo dai sogni, sfumando in una nuova visione della ‘sur-realtà’.

Chris Rain, “Abyss”. Fotografia elaborata al digitale.

Il mondo complesso e soffuso animato dalle immagini di Chris Rain è pervaso da una sorta di suspence che sconfina nella magia, è determinato dall’incontro imprevedibile – quanto potente – della fotografia con il successivo intervento operato dall’artista, senza che i due termini giungano mai in conflitto, senza che l’uno prenda il sopravvento sull’altro: l’uno si scioglie ed evapora imbrigliato nei mille particolari dell’altro, lo scambio è vicendevole, mentre camminano a braccetto in un lieve passo di danza che conduce nel mondo senza forma dei fantasmi dell’anima.

Chris Rain, “Greentea”. Fotografia elaborata al digitale.

Una trama di stelle filanti abbraccia le opere di Chris Rain, che si dispongono su di essa come se fossero uscite da una scatola di Duchamp, avvolte dal senso di mistero racchiuso nei colori piatti stesi da Magritte, permeate dai ricordi dolorosi e impellenti di certi getti astratti. La ricerca all’interno della psiche si traduce in mostra della propria persona, nell’aprire gli occhi sulla macchina fotografica per formulare risposte, sfumate. Le suggestioni che animano l’opera di Chris Rain sono molteplici, dalle pellicole in bianco e nero, tra cui Metropolis di Fritz Lang, a certi momenti rarefatti proposti da David Linch in Twin Peaks, alla società immobile abitata da doppiopetto grigio antracite di Bret Easton Ellis, a certe irruenti ‘sfilacciature’ pittoriche di Francis Bacon. Ecco allora I’m the snow, che rappresenta la prima volta in cui l’artista ha visto la neve, e poi Pony, una foto con cui intendeva ritrarre unicamente gli animali e quei cavalli gli piacevano così tanto che decise di “bruciare” il cocchiere, Monster tape con le sue farfalle e Green Tea, che ben rappresentano l’intenzione di Rain di astrarre le immagini e i concetti, sottraendoli a qualsiasi recinto temporale.

«Posso affermare con decisione che non c’è alcuna fotografia che non sia stata precedentemente tra le righe di un pensiero o di un racconto» (Chris Rain).

Valeria Santoleri

mostra visitata il 30.6.2011

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Sede: EMMEOTTO NEXT – Via Margutta 51a – ROMA
Date: 30 Giugno – 28 Luglio 2011
Orari: Dal Martedì al Sabato, dalle ore 16.00 alle ore 20.00. Altri giorni su appuntamento
Vernissage: 30 Giugno, ore 19.00
Autori: Chris Rain (Christian Florian Michel)
Biglietti: Ingresso libero
Note: L’evento si volge all’interno della rassegna d’arte Contemporanea stART-up!, organizzata da
Art-Room.project  + EMMEOTTO NEXT
Info: Tel. 06.32.16.540 | info@emmeotto.net
Ufficio Stampa: Francesca Casale tel. 349.8188718 | uffiociostampaemmeotto@gmail.com
Genere: Personale, Arte Contemporanea, Fotografia, Pittura Digitale

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