The Otolith Group. La forma del pensamiento / MACBA, Barcellona

The Otolith Group mette in scena la percezione e il processo creativo. Una riflessione sulla soggettività della memoria e sulla rielaborazione dell’esperienza vissuta.

La mente umana immagazzina costantemente informazioni, fin dalla nascita ordina la realtà attraverso una rielaborazione, più o meno fedele, del quotidiano e in questa operazione di soggettivazione applica una distorsione che generalmente estetizza [...]

The Otolith Group mette in scena la percezione e il processo creativo. Una riflessione sulla soggettività della memoria e sulla rielaborazione dell’esperienza vissuta.

The Otolith Group, Film still from “Be Silent for the Ear of the god are everywhere”, 2006. Courtesy of The Otolith Group and LUX, London

La mente umana immagazzina costantemente informazioni, fin dalla nascita ordina la realtà attraverso una rielaborazione, più o meno fedele, del quotidiano e in questa operazione di soggettivazione applica una distorsione che generalmente estetizza il vissuto reale.
L’essere umano associa determinati suoni, odori o specifiche forme a esperienze concrete, o meglio al ricordo che mantiene di esse e se chiamato a citarle sicuramente ricorrerà al potere evocativo di quei suoni, odori e forme che ha registrato come simboli di una realtà personale.
In questa direzione si muove la ricerca del collettivo The Otolith Group, formatosi nel 2000 a Londra per mano di Anjalika Sagar e Kodwo Eshun, artisti che operano prevalentemente nel campo della videoarte.
Attraverso l’esposizione presentata al MACBA di Barcellona, commissionata da Chus Martínez e dove è esposta buona parte della loro attività, invitano lo spettatore a indagare sul metodo di lavoro che li vede impegnati nei loro progetti e che documenta il processo di decisioni che configurano l’opera finale.
Testi, fotografie, disegni e materiale di vario tipo, come per esempio poster di fantascienza, fanno della mostra qualcosa che va oltre la testimonianza dell’opera in sé, trasformandola in una sorta di collage di immagini caricate di significati che proiettano la dimensione intima dell’artista.
Le immagini fanno riferimento a diverse situazioni della storia post-coloniale, dall’ideologia della guerra fredda ai processi del capitalismo globale, la storia recente diventa un diario personale che racconta, attraverso il procedimento di selezione, il processo mentale della ‘voce narrante’.

The Otolith Group, Film still from “Otolith”, 2003. Courtesy of The Otolith Group and LUX, London

Lo spettatore si trova così, non solo di fronte a un prodotto audiovisivo, ma anche a un modo di pensare e al meccanismo che materializza nella nostra mente ciò che apprendiamo, ognuno in un modo diverso, ognuno artefice di una certa rappresentazione del mondo.
Una delle opere che accolgono il visitatore è Timeline, un’asse cronologico che descrive la traiettoria di The Otolith Group, in cui vediamo raccolte non solo situazioni relazionate con il collettivo e la sua produzione ma anche circostanze e personaggi che riportano una realtà più ampia, fatta di dati soggettivi che sono relazionati tra loro da un effetto causale creato solo mentalmente.

The Otolith Group, Film still from “Otolith III”, 2009. Courtesy of The Otolith Group and LUX, London

Lungo il percorso espositivo i due artisti sottopongono all’attenzione del visitatore un’altra questione, il rimando continuo alla finzione, l’uso di documenti autentici e fittizi, mescolati indiscriminatamente, creano una sensazione di confusione.
La presenza di immagini, pitture e disegni realizzati da artisti come Vidya Sagar, Valentina Tereshkova e Jack Kirby, tanto ‘dal vero’ come nei film presentati, originano un gioco di doppi sensi in cui lo spettatore non può fare a meno di domandarsi se le opere esposte esistano e per questo siano riflesse nei filmati otolitici o se siano mera invenzione del collettivo.

Eleonora Scherini
(mostra visitata il 14 febbraio 2011)

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Sede: MACBA, Plaza dels Àngels 1 – Barcellona
Date: 4 Febbraio – 29 Maggio 2011
Orari: Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle ore 11.00 alle ore 19.30. Sabato dalle ore 10.00 alle ore 20.0; Domenica e festivi dalle ore 10.00alle ore 15.00. Chiuso il Martedì
Autori: Otolith Group
Curatore: Chus Martínez
Catalogo: Disponibile in sede
Editore: Ediciones MACBA
Biglietti: 6.00 euro, ridotto 4.50 euro
Note: la mostra sarà al MAXXI di Roma a partire da settembre 2011
Info: 0034 934813356,  www.macba.es
Genere: Personale, Videoarte

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